Dal lungo inverno a una nuova primavera.

Con piacere accogliamo questo contributo di Marco, giovane universitario interessato alla politica, e il suo sforzo di osservare il presente e cercare il futuro. Fa parte della generazione universitaria fortemente provata dalla chiusura legata al periodo Covid e, a questo proposito, è molto siginificativo il titolo da lui scelto (ndr).

di Marco Ferri

Due anni fa è stato pubblicato un libro, “Il lungo inverno”, da Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera. Leggerlo mi ha fatto aprire gli occhi su molti nodi del presente. Mi è sembrata un’analisi accurata del momento storico che viviamo e mi dà il là per argomentare questo articolo. Nel libro Rampini disvela le contraddizioni in cui siamo immersi e non lesina critiche alle ipocrisie italiane.

Eccone un elenco. Anzitutto quella che ci vedrebbe protagonisti di un nuovo rinascimento nazionale, artefici di una rivalsa italiana figlia di una sopravvalutazione dei poteri dello Stato, magari anche in chiave anti-UE; la verità è che ci concediamo dei lussi che presto pagheremo: il progetto comunitario così faticosamente sviluppato rappresenta oggi l’unico orizzonte di speranza per conservare una rilevanza politica; sulla questione climatica, invece, c’è ancora molta demagogia tra chi adopera la tattica “struzzo” di mettere la testa sotto la sabbia e chi imbratta monumenti e opere d’arte convinto di sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica; la questione economica è (bis)trattata durante le campagne elettorali secondo la dicotomia del “più spesa pubblica e debito ai danni delle nuove generazioni” e l’opposto del “riteniamo le tasse uno strumento vessatorio a danno della solidarietà sociale^. Qui occorre ricordarsi che l’Italia ha un debito pubblico che vale circa il 140% del PIL (nel 2023) e riguardo ai tagli delle tasse va detto che la forbice tra gli strati più ricchi e più poveri della popolazione si è allargata (inesorabilmente, da 30 anni a questa parte^), l’efficientamento del welfare non va di moda e l’evasione fiscale è ancora una piaga sociale^; riguardo al tema migratorio il tifo si divide tra chi è fautore di un’accoglienza indiscriminata, noncurante del risvolto pratico e sociale che inevitabilmente comporta e c’è poi chi dissimula un istinto di superiorità etnica degli italiani, retaggio di una cultura razzista e aberrante.

È raro trovare chi ponga attenzione all’emigrazione, un fenomeno sempre più preoccupante^: da universitario vivo con un certo affanno morale questo tema, vedo sempre più amici e coetanei andare all’estero. A volte ho la sensazione che scappino, a torto o a ragione, dalla nave che affonda, che il loro Paese non abbia la facoltà di garantirgli il futuro sperato e riparino altrove imbellettandosi di esterofilia. L’ ISTAT prevede una perdita di 15 milioni di residenti entro il 2080^ e se è vero che affannarsi a scrutare il futuro è il modo migliore per prendere un abbaglio è anche vero che la classe politica/dirigente del Paese minimizza il problema demografico in un modo irresponsabile e irritante.

Secondo Rampini, forse stiamo davvero entrando in un lungo inverno: basti pensare alla dimensione internazionale ove assistiamo a un “congelamento” delle relazioni fra gli Stati, a imposizioni di dazi sulle merci importate e a riarmi ansiogeni^. Il periodo di relativa prosperità delle società europee sembra volgersi al termine secondo qualcuno: il prezzo dei beni di consumo primari si alza, le disuguaglianze crescono e il futuro traballa.

Il futuro traballa ma c’è, è imminente e non potremo evitarlo. Siamo in una congiuntura maledettamente complicata ma il corpo sociale è ancora energico. Nonostante tutte le ombre la luce c’è e un avvenire diverso è possibile. Questa non è retorica, è volontà di rivalsa verso la rassegnazione e consapevolezza delle nostre qualità. In Italia quasi una persona su dieci fa volontariato, ovvero si impegna altruisticamente verso gli altri, questo è un sintomo della nostra vitalità. In ambito economico siamo uno dei paesi più benestanti: abbiamo l’ottavo PIL più grande al mondo e in Europa siamo primi nella produzione di beni e servizi con il minore impiego di materie prime, di acqua, di energia e di emissioni di gas effetto serra^. Sul piano culturale e politico le giovani generazioni stanno plasmando la società, educandola ai valori dell’ambientalismo e dell’uguaglianza di genere; ci sentiamo sempre più europei e i 190 miliardi di euro^ per risollevarci dal periodo del COVID ce li sta dando l’Europa. Con la giusta dose di fiducia nel futuro sapremo costruire una federazione europea in grado di prosperare nella sintesi di antiche culture e di partecipare al multipolarismo geopolitico con autorevolezza e prudenza.

A volte dimentichiamo di vivere in uno dei posti più civilizzati del Pianeta: è qui che il sistema sanitario è universale e ha eccellenze mondiali, è qui che la scuola e l’università sono accessibili a tutti, è questa la culla dei diritti sociali e individuali, siamo eredi di un passato glorioso di emancipazione e progresso. A mio avviso le critiche sul presente sono doverose ed è fondamentale essere obiettivi fino in fondo ma è più doveroso e fondamentale interpretarle come sproni e valorizzare i nostri punti di forza.

Spero che la mia generazione sarà all’altezza del lascito di quelle precedenti e che lascerà il mondo un po’ migliore di come l’ha trovato, per citare una nota frase di Baden Powell, fondatore del movimento scoutistico.

Ma penso

Che questa mia generazione è preparata

A un mondo nuovo e a una speranza appena nata

Ad un futuro che ha già in mano

A una rivolta senza armi

Perché noi tutti ormai sappiamo

Che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge

(Guccini, Dio è morto)

Fonti:

pizzo di Stato https://www.huffingtonpost.it/blog/2023/06/01/news/meloni_e_levasione_fiscale-12278341/

disuguaglianze economiche https://lavoce.info/archives/102183/disuguaglianza-in-italia-cosa-e-cambiato-in-trentanni/

evasione https://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/2024/01/14/tasse-ed-evasione-fiscale-la-rivolta-pacifica-degli-onesti-di-cui-litalia-ha-bisogno/

emigrazione https://www.ilsole24ore.com/art/gli-expat-italiani-sono-triplo-stime-penalizzati-capitale-umano-e-sviluppo-AFpMoyIB

demografia https://www.istat.it/it/archivio/288443

riarmo tedesco https://www.ilfoglio.it/esteri/2024/02/19/news/pistorius-in-armi-cosi-gestisce-il-riarmo-della-germania-6230194/

economia circolare https://www.wired.it/gallery/economia-italiana-primati/

PNRR https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_nazionale_di_ripresa_e_resilienza

Lascia un commento

Un sito WordPress.com.

Su ↑